Nel cuore della Puglia, Grottaglie (Ta) ospita una delle attività di artigianato più importanti d’Italia: la lavorazione delle ceramiche. Posta su una collina a pochi chilometri da Taranto, Grottaglie ha una storia affascinante, strettamente legata alla conformazione del territorio che la ospita e che la rende unica: il suolo argilloso su cui sorge la città è alla base della sua economia, della sua struttura e della sua origine.E’ proprio qui, infatti, che si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Ad oggi Grottaglie, con le sue numerose botteghe di ceramisti, è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio D.O.C. ed inserita nel ristretto elenco delle 28 città della ceramica italiana.

Mani impastate con la creta lavorano al tornio. Ne assecondano i movimenti, il suo ruotare, fino a far prender forma all’argilla. È da qui che nascono le opere in terracotta: vasi, utensili, statue e, appunto, pumi e pupe, quest’ultime prosperose e baffute. E i pumi si notano subito sui balconi della città. Il pumo (lu pumu, nel dialetto locale) è, infatti, una sorta di ampolla in terracotta a forma di bocciolo, colorata o decorata, in modo intenso. Blu, rossa, bianca, verde, gialla ocra. Un segno di buon augurio e prosperità da regalare a chi si vuole bene. È una delle tipiche realizzazioni dei ceramisti grottagliesi, che decora ringhiere e pietre dell’antico centro storico, in segno di fortuna e prosperità.

Veri e propri laboratori di creatività, dove l’arte e la fantasia si mescolano in un mix molto affascinante.